Ma ve lo ricordate il primo, primissimo Benvenuto della prima, primissima serata di lezione? Io ricordo che mi ero quasi commossa, ma non faccio testo perché sono una fontanella ambulante.
Ad ogni modo, finalmente il Libraio coi Baffi si è deciso a mettere per iscritto quelle prime parole. E io ve le lascio qua sotto, schegge lucenti dell'emozione di quella sera.
Benvenuti nella nostra Bottega, luogo magico dove si
vendono sogni, storie, emozioni. E se luoghi come questo esistono, è perché ci
sono persone come voi che inventano sogni, raccontano storie, creano emozioni.
Si dice che in Italia ci siano più scrittori che lettori.
È vero: troppo pochi leggono e di molti
scrittori, in questa loro veste e non come persone, potremmo tranquillamente fare a meno.
Spesso quando
abbandoniamo un libro non è per la trama in sé, ma per l’incapacità del suo Autore di
renderla viva. Scrivere è semplice: si mettono le lettere in fila a formare parole e poi le parole in
fila a formare frasi, cercando in questo esercizio di non commettere errori di
grammatica. Ma se vogliamo che qualcuno ci legga ed in questa persona vogliamo
suscitare emozioni, allora non basta avere una storia da condividere: per
scrivere diventa necessario leggere, confrontarsi con gli stili,
assorbire le tecniche per poi costruire una forma personale del Raccontare.
Come voi, molti altri scrittori hanno sentito il bisogno di
migliorare il proprio modo di scrivere; alcuni sono diventati anche
famosi. Penso, per esempio, ad Alessandro Manzoni che, dopo la prima stesura de
I promessi Sposi sentì il bisogno di risciacquare i panni in Arno...
... spero non vi siate offesi per questo paragone!
In Italia si pubblicano ogni anno sessantamila libri. Spero che presto ci sia un posto su questi scaffali anche per i vostri.
Buon lavoro.