PD
James
2. Read widely and with
discrimination. Bad
writing is contagious.
(Leggete molto,
con discernimento. La cattiva scrittura è contagiosa)
Michael
Moorcock
1.
My first rule was given to me by TH White, author of
The Sword in the Stone and other Arthurian fantasies and was: Read. Read
everything you can lay hands on. I always advise people who want to write a
fantasy or science fiction or romance to stop reading everything in those
genres and start reading everything else from Bunyan to Byatt.
(La mia prima regola mi è stata data da T.H. White, autore
di “La spada nella roccia e altre fantasie arturiane”, ed era: Leggi. Leggi
qualsiasi cosa su cui riesci a mettere le mani. Io consiglio sempre alle
persone che vogliono scrivere fantasy o fantascienza o storie d’amore di non
leggere più nulla di quei generi e cominciare a leggere qualsiasi altra cosa da
Bunyan a Byatt)
Ian
Rankin
1. Read lots.
(Leggete
un sacco)
Will
Self
4. Stop reading fiction – it's all
lies anyway, and it doesn't have anything to tell you that you don't know
already (assuming, that is, you've read a great deal of fiction in the past; if
you haven't you have no business whatsoever being a writer of fiction).
(Smettete di
leggere romanzi - in ogni caso sono tutte bugie e non hanno niente da dirvi che
già non sappiate (dando per scontato, cioè, che abbiate letto un sacco di
romanzi in passato; se non l’avete fatto, non c’è niente da fare, non sarete
mai uno scrittore di romanzi)
Zadie
Smith
1.
When still a child, make sure you read a lot of books.
Spend more time doing this than anything else.
Quando siete
ancora bambini, assicuratevi di leggere un sacco di libri. Passate un sacco di
tempo a fare questo prima che qualunque altra cosa)
Sarah
Waters
1.
Read like mad. But try to do it analytically – which
can be hard, because the better and more compelling a novel is, the less
conscious you will be of its devices. It's worth trying to figure those devices
out, however: they might come in useful in your own work.
(Leggete come
pazzi. Ma cercate di farlo in modo analitico, il che può essere difficile
perché più bello e più irresistibile è un romanzo, meno vi accorgerete del
lavoro che ci sta sotto. Vale la pena di provare a identificare le tecniche,
comunque: possono tornarvi utili quando siete voi a scrivere (…) )
Bisogna leggere? Beh,
facile. Lo pensavamo tutti, ma se ce lo dicono i professionisti ci piace, siamo
ancora più convinti.
C’è una spiegazione semplice e logica:
la scrittura è comunicazione. La comunicazione è una danza -sì, proprio come nella Scena Di Sesso di ogni autore dilettante che si rispetti, i loro corpi si unirono in una danza antica come il mondo (già sentita da qualche parte, per caso?). Si danza anche da soli (e infatti si scrive anche per se stessi... forse) ma se si danza in due c’è come minimo da muoversi allo stesso ritmo, ci sono l’intuizione e l'anticipazione dei movimenti dell’altro. Bisogna mettersi in modalità ricezione ON, quando si comunica, non solo in modalità trasmissione. Perlomeno se si vuole comunicare con la speranza di essere capiti. Si chiama empatia.
la scrittura è comunicazione. La comunicazione è una danza -sì, proprio come nella Scena Di Sesso di ogni autore dilettante che si rispetti, i loro corpi si unirono in una danza antica come il mondo (già sentita da qualche parte, per caso?). Si danza anche da soli (e infatti si scrive anche per se stessi... forse) ma se si danza in due c’è come minimo da muoversi allo stesso ritmo, ci sono l’intuizione e l'anticipazione dei movimenti dell’altro. Bisogna mettersi in modalità ricezione ON, quando si comunica, non solo in modalità trasmissione. Perlomeno se si vuole comunicare con la speranza di essere capiti. Si chiama empatia.
Quindi, a cosa serve leggere tanto?
A essere lettori. A sapere,
quindi, alla perfezione che cosa succede quando si sta dall’altra parte. Questo
è a nostro avviso il risvolto più importante della Regola che invita a leggere
come pazzi. Poi c’è tutto il resto: l’assimilazione per osmosi delle strutture
che funzionano, il rendersi conto che si può descrivere la stessa cosa in cento
modi diversi, la noia che ti subentra dopo un po’ che leggi una cosa brutta -
perché all’inizio è la trama che ti acchiappa, ma poi le storie sotto il sole
sono sempre le stesse e allora bisogna anche che una trama sia scritta bene. E
se ti prendono per i fondelli, dopo un po’ di libri te ne accorgi subito.
Dal che discende che se
leggere fa (aiuta a) diventare buoni scrittori, scrivere fa diventare buoni
lettori, e così il cerchio si è chiuso.
Cosa leggere?
Il
dibattito è aperto. C’è chi dice che non si devono leggere le 50 sfumature, che
sono meglio i classici o che si debba leggere qualsiasi cosa, purché si legga. Noi siamo più dell’idea che se siete
tanto giovani ci sono opere che sarebbe il caso di leggere, quanto meno perché
se non le leggete a scuola sarà difficile che le riapriate in seguito, e non si
può non saperne proprio nulla. E poi potreste anche leggere qui e cominciare da
libri che parlano di voi. Se siete insegnanti, invece, potreste dare un’occhiata
qui e fare tesoro, TANTO TANTO TESORO di queste righe e questi consigli.
Non c’è una risposta univoca, in effetti, o
se c’è non l’abbiamo di sicuro noi: potete leggere qualunque cosa. Tenendo il
cervello acceso e considerando che il tempo non è solo denaro, è vita e tanto
vale spenderlo bene.
Serena
PIESSE: Come sempre, le traduzioni sono di servizio e sono dell'autrice.
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